Quando l’economia diventa potere
Dalla Penguin a Perroux: un’intuizione dimenticata. Nel 1971 la casa editrice Penguin pubblicò un volume curato da Kurt Wilhelm Rothschild. Tra i contributi figurava un saggio del 1950 di François Perroux dal titolo The Domination Effect and Modern Economic Theory. L’economista francese vi sosteneva una tesi che oggi appare quasi profetica: «l’economia è guidata non solo dalla ricerca del guadagno, ma anche dalla ricerca del potere». Una frase che sembra semplice, ma che cambia radicalmente il modo di leggere i rapporti economici.
Roberto Bonuglia
9/29/20252 min read
Dalla Penguin a Perroux: un’intuizione dimenticata
Nel 1971 la casa editrice Penguin pubblicò un volume curato da Kurt Wilhelm Rothschild. Tra i contributi figurava un saggio del 1950 di François Perroux dal titolo The Domination Effect and Modern Economic Theory. L’economista francese vi sosteneva una tesi che oggi appare quasi profetica: «l’economia è guidata non solo dalla ricerca del guadagno, ma anche dalla ricerca del potere». Una frase che sembra semplice, ma che cambia radicalmente il modo di leggere i rapporti economici.
Oltre lo scambio: il campo di forze
Se pensiamo all’economia soltanto come a un insieme di scambi — domanda da un lato, offerta dall’altro — ci perdiamo il cuore della questione. Ogni transazione è infatti inscritta in un rapporto di forza. Un’impresa più grande può condizionare i prezzi praticati da un concorrente minore; un settore intero può imporre i propri costi a un altro senza subirne contraccolpi; una nazione può determinare le regole di produzione e di scambio di un’altra, sfruttando un rapporto asimmetrico. Non è quindi il libero gioco di mercato a plasmare i risultati, ma la capacità di influenza esercitata dai diversi attori.
L’economia come nuova ideologia
Nel Terzo millennio questo squilibrio si è amplificato. L’economia ha progressivamente eroso gli spazi di altri tradizionali punti di riferimento della società: politica, religione, ideologia, persino tradizione. La “costellazione di interessi” descritta da Max Weber si è ridotta a una polarità quasi ossessiva: domanda e offerta. In questo riduzionismo si è compiuto il salto di qualità: da dimensione particolare della vita collettiva, l’“economico” è diventato mentalità dominante, principio ordinatore delle relazioni sociali e ideologia totalizzante.
Dal primato dello Stato al dominio dei mercati
Il trionfo dell’economia ha coinciso con l’indebolimento dello Stato-nazione, travolto dai processi di globalizzazione e dal neoliberismo connesso. Nella società liquida di cui parlava Bauman, la politica non è più forza regolatrice ma spettatrice impotente. Al suo posto, l’economia ha assunto il volto di un nuovo totalitarismo. Non più “economia politica” — legata ai bisogni concreti e alle dinamiche produttive — ma una forma degradata, resa finanziaria e virtuale dall’evoluzione dei mercati globali. Una tecnica astratta, distante anni luce dai postulati classici, che ha svuotato le basi materiali della solidarietà, del welfare e, in definitiva, del “reale”.
Un mondo impoverito dalla finanza
L’economia, ridotta a pura ingegneria finanziaria, ha trasformato l’illusione del progresso in una corsa cieca. Ciò che Perroux aveva intuito — il potere come motore nascosto — oggi si manifesta in modo lampante: il potere di pochi attori globali di orientare non solo i mercati, ma la vita stessa delle comunità. E la domanda che resta aperta è se sia ancora possibile restituire spazio a un’economia radicata nella società, capace di tornare a strumento, e non a destino.
Roberto Bonuglia
👉 Questo articolo fa parte delle riflessioni dell’Accademia del Senso Critico, dedicate a comprendere come il potere economico stia rimodellando le nostre vite.
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Per approfondire
Bonuglia, R. (2022). Dalla globalizzazione alla tecnocrazia. Orientamenti di consapevolezza distopica del Terzo millennio. Torino: Larsen Edizioni.
Bauman, Z. (2000). Liquid Modernity. Cambridge: Polity Press.
Perroux, F. (1950). ‘The Domination Effect and Modern Economic Theory’, in Rothschild, K.W. (ed.) Economic Essays in Honour of Gustav Cassel. London: Allen & Unwin, pp. 191–207.
Rothschild, K.W. (1971). Power in Economics. Harmondsworth: Penguin.
Weber, M. (1978). Economy and Society: An Outline of Interpretive Sociology. Berkeley: University of California Press.